Sprar Terme Vigliatore, firmato al Comune il Patto d'Accoglienza per l'inserimento di altre due famiglie di migranti.
Sale a sei il numero dei gruppi familiari ospiti del Progetto Sprar avviato nei mesi scorsi a Terme Vigliatore dall'Amministrazione comunale e dal Consorzio di Cooperative sociali "Xenia" e per questo dalla Cooperativa Azionel Sociale di Messina. Alle quattro famiglie già inserite nel corso di questa prima fase, si sono infatti aggiunti altri due nuclei familiari, uno di origine iraniano (marito, moglie ed un bambino), l'altro invece, una giovane coppia composta da un ghanese e da una nigeriana. Ad ufficializzare l'inserimento nel progetto di accoglienza diffusa, la firma, nei giorni scorsi, al Comune di Terme Vigliatore, del cosiddetto "Patto di accoglienza", il protocollo che regolamenta i diritti e i doveri degli ospiti, alla presenza oltre che dei beneficiari, della dirigente comunale Tindara Materia, del coordinatore del progetto Federico Miragliotta e dei componenti dello staff dello Sprar termese.
Dopo oltre due mesi di intensa attività, la struttura del Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati attivata a Terme Vigliatore opera a pieno regime, in un contesto territoriale che da tempo dimostra di essere aperto all'integrazione.
Obiettivo dello Sprar è quello di garantire interventi di "accoglienza integrata" non limitata alla sola distribuzione di vitto e alloggio, ma che preveda anche misure di orientamento e accompagnamento legale, nonche´ la costruzione di percorsi individuali di inclusione sociale, di integrazione lavorativa, di accesso ai servizi del territorio e di inserimento scolastico dei minori, tenendo conto delle differenti variabili che contraddistinguono i diversi nuclei familiari: paese di provenienza, lingua, religione, cultura, background formativo e lavorativo, storie di vita ed esperienza del viaggio, bisogni, aspettative ed obiettivi personali. Nei prossimi mesi, il numero di beneficiari ospiti dello Sprar di Terme Vigliatore è comunque destinato a crescere, fino ad arrivare alle 26 unità, come previsto dal Ministero degli Interni.