500 tonnellate di rifiuti al giorno arrivano in Sicilia dalla Campania e vengono conferite nella discarica di Mazzarrà S. Andrea.
30 Marzo 2011
Con nota indirizzata al Presidente della Regione Siciliana, al Presidente Assemblea Regionale Siciliana, al Presidente della Commissione parlamentare permanente Ambiente e Territorio, al Presidente della Provincia Regionale di Messina, all'Agenzia Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, al Dipartimento Ambiente della Provincia Regionale di Messina, al Dipartimento di Prevenzione Servizio di Igiene Pubblica dell'ASP Messina, ed alle forze dell'ordine (Procura della Repubblica presso il Tribunale di BARCELLONA POZZO DI GOTTO ed al Comando Stazione Carabinieri di Terme Vigliatore), il Sindaco del Comune di Terme Vigliatore denunzia fatti relativi al conferimento di rifiuti nella discarica di Mazzarrà S. Andrea, appresi dalla stampa, e nello specifico dal numero del 25/03/2011 della pubblicazione "Centonove".
In detta nota il Sindaco giustifica il proprio esposto in considerazione dell'ubicazione della discarica di Mazzarrà e del percorso seguito dai mezzi per il conferimento, fattori che entrambi penalizzano pesantemente il territorio del Comune di Terme Vigliatore.
1) Ubicazione discarica. La discarica in questione, benchE' in catasto ricada in una zona periferica del Comune di Mazzarrà S. Andrea, di fatto è ubicata nel Comune di Terme Vigliatore. La stessa, infatti, risulta essere ad una distanza di meno di mt. 200 dal centro abitato della frazione di Vigliatore di questo Comune. La collocazione della discarica fa sì che a sopportare tutti i disagi della sua presenza sia esclusivamente il Comune di Terme Vigliatore. Infatti, eventuali inquinamenti delle falde acquifere interessano solo quelle di questo Comune, posto a valle della discarica, così come, a causa della direzione dei venti prevalentemente spiranti da sud a nord, interessa l'atmosfera del Comune di Terme Vigliatore l'inquinamento ambientale provocato dalla presenza della discarica in questione.
2) Percorso per il conferimento. Posta l'ubicazione di cui al punto 1), ne consegue che l'ingresso dei mezzi che conferiscono in discarica avviene per l'appunto esclusivamente dal lato del Comune di Terme Vigliatore, il quale subisce anche tutte le ripercussioni negative causate dal transito giornaliero di innumerevoli autocompattatori. Difatti, per come è articolato il sistema viario del comprensorio, ad essere giornalmente interessato dal traffico degli autocompattatori è esclusivamente il Comune di Terme Vigliatore, che viene attraversato per tutta la sua lunghezza da autocompattatori provenienti da tutta la Sicilia (quella di Mazzarrà S. Andrea è l'unica discarica della provincia di Messina), con tutte le connesse conseguenze nocive e dannose: perdita di percolato ed emissione di fetori insopportabili; dissesti del manto stradale e conseguenti danneggiamenti delle sottostanti tubazioni della rete idrica e fognaria (riparate tutti i giorni); pericolo inquinamento falde acquifere (discarica a pochi metri dai pozzi di captazione acqua potabile) etc. Il tutto, come è evidente, oltre a costituire grave pregiudizio per la struttura viaria, costituisce, soprattutto nel periodo estivo, pericolo per la salute e grave pregiudizio per una delle attività preminenti del Comune. Terme Vigliatore è infatti una cittadina a spiccata vocazione turistica, dove è presente una rinomata e fiorente stazione termale, che subisce anch'essa gli effetti negativi derivanti dal transito dei predetti mezzi. Si aggiunga, inoltre, che il percolato, che fuoriesce dagli autocompattatori, rende le strade viscide e scivolose, costituendo così anche pericolo per la circolazione. Altro pericolo, sia per la circolazione che per gli abitanti, è costituito, infine, dalla condotta di guida -spesso spregiudicata-dei conducenti gli autocompattatori, che contravvengono spesso alle ordinanze emesse dallo scrivente (divieto di sosta dinanzi a bar ed esercizi commerciali). Sulla scorta di tali premesse, il Sindaco passa ad esprimere nel dettaglio le ragioni che lo hanno spinto alla denunzia.
Dal numero del 25/03/2011 della pubblicazione "Centonove" si è appreso che dal 17 gennaio scorso, 500 tonnellate al giorno arrivano in Sicilia dalla Campania e vengono conferite nella suddetta discarica di Mazzarrà S. Andrea.
I rifiuti, trasportati da più di cento autoarticolati, riconoscibili dalla scritta "Fratelli Ardiletta srl" di Nocera Inferiore (SA) proverrebbero dagli stabilimenti di tritovagliatura ed imballaggio rifiuti (Stir) di Giugliano e Tufino, in prov. di Napoli, in base ad accordi tra la Sap.Na Spa, che gestisce il ciclo dei rifiuti a Napoli, da un lato, ed un gruppo di società private siciliane, la "Vincenzo d'Angelo srl", con sede in Alcamo, e la "Profineco Spa", con sede in Palermo e stabilimento a Termini Imerese. Ad oggi la quantità di rifiuti complessivamente finita in Sicilia sarebbe pari a 25mila tonnellate, come avrebbe specificato il funzionario dell'Ufficio flussi della provincia di Napoli. Flusso destinato, tuttavia, ad aumentare ulteriormente sia perchE' l'accordo non ha una data di scadenza e può andare avanti ancora per mesi, sia perchE' Vincenzo D'Angelo, titolare della ditta di Alcamo che guida il gruppo societario di imprese siciliane firmatario dell'accordo con la Sap.Na Spa, starebbe sottoscrivendo un accordo da 2mila tonnellate al giorno. Il Sindaco, a nome della collettività che amministra, manifesta grandissima preoccupazione perchE' teme siano a repentaglio l'igiene e la salute pubblica: sempre da quanto appreso da detto articolo, emergono fortissime contraddizioni tra le dichiarazioni dei soggetti privati interessati, le informazioni in possesso delle autorità pubbliche competenti e quella che sembrerebbe la realtà dei fatti. Difatti Giovanni Perillo, direttore della Sap.Na spa ha assicurato al giornalista redattore dell'articolo in questione che ci sarebbe l'autorizzazione preventiva scritta da parte degli uffici della Regione per tale flusso di conferimenti. Di contro il Dirigente generale del dipartimento rifiuti della Regione, Vincenzo EMANUELE, e l'assessore all'Energia, Giosuè Marino, escludono che ci sia un tale flusso di rifiuti, risultando loro solo un passaggio di 25mila tonnellate in tutto. Inoltre, trattandosi di accordi tra privati, gli organi regionali non hanno effettuato alcun controllo su tali rifiuti. Peraltro sembra che gli interessati siano riusciti a sottrarsi a detti controlli tramite un escamotage: stando a quanto dichiarato da personale della Tirreno ambiente, la società che gestisce la discarica di Mazzarrà S. Andrea, i rifiuti sarebbero stati trasformati in rifiuti speciali grazie al procedimento di tritovagliatura, e così sarebbero divenuti liberamente trasportabili, senza che sia necessario un accordo tra regioni, come impone la normativa sui rifiuti solidi urbani. Ma la spazzatura proveniente dagli impianti campani sarebbe comunque pericolosa perchE' il procedimento di tritovagliatura non biostabilizza i rifiuti, come imporrebbe la legge, per impedire la produzione di sostanze tossiche, come informa Pina Elmo, attivista della "Rete campana Salute ed ambiente". A ciò si aggiunga che il tecnico Capone della Tirreno Ambiente ha dichiarato di essersi recato solo presso l'impianto di Tufino, e nessun sopralluogo ha fatto a Giugliano. Si evidenzia come quegli stessi TIR della ditta "Fratelli Ardiletta srl" che stanno attualmente conferendo attualmente nella discarica di Mazzarrà S.A., nel dicembre 2010 sono stati mandati indietro dalla Regione Puglia, a seguito dei rilievi dell'ARPA, che, a dispetto del codice "tranquillizzante" con cui i rifiuti erano classificati, li ha ritenuti chimicamente non esportabili in altre regioni: nonostante fosse previsto un indennizzo di un milione di Euro per i comuni in cui erano ubicate le discariche che avrebbero dovuto accogliere i rifiuti, la Regione Puglia ha rifiutato l'accordo per la difficoltà di sapere con certezza il contenuto dei rifiuti che escono dagli impianti di tritovagliatura. A differenza del collega pugliese, il Direttore dell'ARPA di Messina, Antonino Marchese, non è stato messo a conoscenza della questione, non sa nulla di questi TIR. Analogamente, il Dirigente del Dipartimento Ambiente della Provincia di Messina, esclude l'esistenza di tale flusso, ed aggiunge però che a Mazzarrà non si fanno controlli da mesi. Stanti le circostanziate notizie riportate nell'articolo in questione, e la gravità dei fatti per come emergono dallo stesso, il Sindaco con detta nota invita i destinatari ad effettuare gli accertamenti del caso.