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Preparare un impasto con i tuorli di tutte le uova, sbattuti assieme allo zucchero macinato. Aggiungere due albumi montati a neve e gli aromi. Versare il tutto nella farina setacciata e disposta a fontana. Aggiungere lo strutto sciolto a bagnomaria ed amalgamare. Impastare il tutto con la farina, rapidamente, sino ad ottenere una pasta non troppo molle. Preparare i cudduri realizzando delle strisce di pasta da circa 1 cm di diametro e disporle a fantasia sulla teglia (con la carta da forno o, ancor meglio, unta con dello strutto). Fare attenzione a che la pasta, pur sembrando maneggevole, non venga trattenuta a lungo nelle mani prima di finire sulla teglia. Mettere in forno preriscaldato (non ventilato) a circa 160° per 15-20 minuti, sino a raggiungere una gradevole doratura. La vera cuddura, ancor oggi, viene realizzata dalle famiglie dei tripensi nelle cui case resiste il tradizionale forno a legna. Nel periodo pasquale, secondo la tradizione, su qualche cuddura più grande viene posto, prima di infornare, un uovo sodo (o più d’uno). Si racconta che, un tempo, le signorine preparavano al fidanzato la cuddura a lui dedicata e, spesso, questa poteva raggiungere un carico di qualche dozzina di uova. |
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Michele Carbone |